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Introduzione

      Benvenuti nel mio blog sull'animazione, integrazione, inclusione!    E' un blog che spiega come integrare la disabilità tra b...

venerdì 27 maggio 2022

I legami di Teresa

 

 

Prendo spunto dai vostri suggerimenti dati dal sondaggio per parlare dell’amicizia.

Nel corso della mia vita mi è capitato  spesso di scontrarmi con questa tematica che mi ha portato a riflettere molto. Mi sono sentita dire che una persona disabile, in quanto bisognosa di aiuto, si deve “accontentare” di chiunque senza avere particolari esigenze sulla scelta di quale tipo di legame avere con l’altro.

Fin da piccola il messaggio che è passato è che “mi doveva andare bene tutto”, usando la scusa che mi avrebbe facilitato stare con persone diverse anche se non ero io a sceglierle.

Penso che chiunque abbia il diritto di scegliere chi avere al proprio fianco.

Quando frequentavo le elementari avevo un’amica, Francesca; insieme abbiamo condiviso cinque anni di elementari, le scuole medie e tre anni delle superiori.

Andavamo in piscina, ci trovavamo con le nostre famiglie per mangiare una pizza, trascorrevamo le vacanze al mare insieme.

E’ stata un’amicizia spontanea, come quella che nasce tra bambini, che con la loro innocenza superano le differenze.

Abbiamo trascorso anni molto belli insieme, poi purtroppo le nostre strade si sono divise.

Al liceo ho provato a stringere amicizia con una ragazza straniera che era nella mia classe ma anche in questo caso ci siamo perse di vista non per nostra volontà.

Una cosa che mi ha ferita in questo rapporto erano i giudizi degli altri, che vedevano l’accoppiata disabile + straniero come una cosa non utile e d’ostacolo alla crescita di entrambe.

Dopo questa amicizia che la lasciato degli strascichi, ho attraversato un periodo di chiusura perché pensavo che fossero vere le parole dette dagli altri. Non ho cercato di conoscere nuove persone e mi sono isolata.

All’età di 18 anni ho cambiato scuola e lì ho sperimentato cosa fosse la vera amicizia.

Ho conosciuto Katia e Nicole.

Con loro ho scoperto che si può stare insieme e che le diversità non sono un ostacolo ma un’opportunità.

Mi hanno sempre aiutata e ancora oggi ci incontriamo per una pizza e una chiacchierata.

Un’altra amicizia durata a lungo è stata con Federica, una ragazza che è stata la mia baby sitter. Lei mi ha dato sempre nuovi stimoli e la forza di reagire alle ingiustizie che ero costretta a subire a scuola.

Anche Claudia, una ragazza che mi faceva compagnia nel periodo estivo, ha un posto speciale nel mio cuore.

Tiziana B. faceva l’insegnante e veniva a casa ad aiutarmi nello svolgimento dei compiti. Mi sono trovata bene con lei ma purtroppo l’amicizia si è interrotta poichè si è trasferita.

Ho anche conosciuto Simona, un’insegnante che mi ha aiutata nelle ripetizioni di matematica. Con il passare del tempo è nata un’amicizia che dura anche oggi, nonostante si sia trasferita in Sicilia.

Tra le mie amicizie ce n’è una un po’ particolare, quella con la mia ex professoressa di Psicologia delle scuole superiori, Maria Rebecchi. Inizialmente il rapporto era quello insegnante-alunna ma una volta terminata la maturità è iniziato un rapporto di amicizia che dura ancora oggi. Ci vediamo e ci sentiamo, supporta il mio progetto e a dicembre dell’anno scorso mi ha dato l’opportunità di presentare il mio Blog durante una lezione.

Anna, che ancora oggi è la mia assistente, la conosco da dieci anni. Ci siamo incontrate tramite un amico in comune e con lei ho fatto un sacco di cose. Anche grazie a lei il mio progetto ha preso forma.

Con Elena ho condiviso il progetto portandolo nelle scuole e facendo l’esperienza della Lettura animata. Lei è stata la prima che mi ha permesso di entrare nel mondo della scuola, non più da alunna ma come esperta di narrazioni e animazioni.

Elettra è stata la mia assistente per alcuni mesi, sostituendo Elena. L’ho conosciuta in piscina a Marostica molti anni fa. E’ stata la responsabile del progetto “Arcobaleno” presso le piscine Aquapolis al quale ho partecipato. Si tratta di un progetto di acquaticità per persone disabili.

Poi ho conosciuto Tiziana A. e Nicoletta, con le quali ho rinfrescato il mio Blog e ho dato vita a nuovi progetti, come il Kamishibai e il libro tattile.

Per concludere posso finalmente dire che a quasi 28 anni ho compreso che quello che mi veniva detto spesso non corrispondeva alla realtà.

Mi dispiace non aver potuto scegliere le amicizie soprattutto quando ero più piccola ma sono contenta di aver superato tutti questi ostacoli in quanto mi hanno permesso di essere la persona che sono e realizzare il mio progetto.

venerdì 20 maggio 2022

Giornata Mondiale delle Diversità Culturali, del dialogo e dello sviluppo

                             

Ricordo che domani 21 maggio è la Giornata Mondiale della Diversità Culturale, il Dialogo e lo Sviluppo, che ci sottolinea quanto sia importante sostenere la diversità e imparare a convivere in pace, tra lingue, culture e religioni diverse.

Questa educazione al rispetto della diversità culturale deve iniziare fin dalla tenera età con progetti di interculturalità. L’educazione interculturale riguarda proprio l’affrontare teorie e strategie per incontrare, accogliere e rapportarsi con le diversità, etniche e culturali. Creare una mentalità aperta e accogliente nei più piccoli è fondamentale per il loro futuro, per evitare il verificarsi di situazioni di bullismo e razzismo.

 Anche i giochi che si possono acquistare, fortunatamente posso aiutare questa educazione interculturale, grazie alla presenza di bambole di con tratti somatici di varie etnie.

Ricordo anch’io con gioia la mia bambola di colore con cui ho tanto giocato da piccola; era una pigotta dell’Unicef, al giorno d’oggi anche molte marche famose di giocattoli propongono queste bambole multietniche.

Questa giornata mi da lo spunto per pensare a nuove storie e poesie su questo importante tema.

Tenetevi aggiornati sul blog!

 

martedì 17 maggio 2022

Sondaggio 2: Come migliorare il mio blog e i miei progetti

 

 

 

 

Ciao.

Ti chiedo di compilare in forma anonima questo sondaggio. Mi potrà essere utile il tuo parere.

 

Clicca il link:

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSc0th9lLy6PV9sAvT3gSA9gCeJsrJPZ8RnRGxGkumr8YkY_tQ/viewform?usp=sf_link

lunedì 16 maggio 2022

Anche una cosa semplice ........ può diventare un'impresa


                                    
 

Qualche mese fa è mancato mio nonno e ho potuto vivere in prima persona quanto sia difficoltoso andarlo a trovare in cimitero in carrozzina.

Sto parlando del cimitero di Valrovina che è composto da una parte vecchia e una nuova. Quest’ultima è strutturata in modo accessibile ma comunque per arrivarci è un’impresa!

Ci ho pensato molto prima di esprimere le mie perplessità ma sono stata spinta dal pensiero che chiunque abbia il diritto di poter portare un saluto ai propri cari defunti.

Ho scritto una mail al sindaco di Bassano, al consiglio civico di Valrovina, alla giunta comunale e all’associazione Bassano Accessibile, cercando di spiegare nel modo più semplice possibile quali fossero le mie difficoltà nell’accesso.

Dopo qualche giorno ho ricevuto risposta ma quello che è apparso ai miei occhi è che anche in questo caso non vengono considerate le difficoltà di una persona disabile e che “gli addetti ai lavori” troppo spesso non conoscono le nostre esigenze.

Ecco un'estratto di quanto mi è stato comunicato, in risposta alla mail : “non risultano problemi di accesso per le persone con disabilità data la presenza di due ingressi di cui uno carrabile, che può essere liberamente aperto in ogni momento dagli utenti, dal quale poter entrare per accedere al blocco dei loculo assegnato”.

E’ stato allora che ho deciso di fare un video per cercare di spiegare al meglio la situazione e come si potrà vedere anche con la carrozzina elettrica il passo carrabile è quasi impraticabile da sola poiché le ruote slittano e ho bisogno di una persona che mi spinga.

L’ho inviato, ho potuto vedere che è stato scaricato ma purtroppo non ho mai ricevuto risposta.

E’ per questo motivo che ho deciso di condividere nel mio blog personale il mio disappunto visto che spesso tratto tematiche riguardanti la disabilità e le mie difficoltà.

Mi sento davvero in difficoltà e un pò non capita: in questi anni di pandemia non ho potuto vedere mio nonno in quanto le sue condizioni di salute erano precarie e abbiamo attuato le precauzioni per  la salute di  entrambi; inoltre la sua abitazione ha le scale e non accessibili per me. Il mio  desiderio, è proprio di recuperare il tempo perduto, portandogli un fiore e accedendo al cimitero in autonomia.

Spero che questo video possa arrivare “nelle mani giuste”. Magari saranno parole al vento ma credo che in qualche modo sia importante dire la propria idea.

 

Buona visione!