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      Benvenuti nel mio blog sull'animazione, integrazione, inclusione!    E' un blog che spiega come integrare la disabilità tra b...

lunedì 27 febbraio 2023

NUOVA STORIA IN ARRIVO: IL PROFUMO DEL SALE


                

          

L’idea di pensare a questa storia mi è venuta perché sul tema emozioni avevo solo la storia dell’Orto di Tom che è per fascia della scuola dell’infanzia; ho voluto quindi pensare a un racconto più articolato per la scuola primaria.

Ho visto un video su Instagram della città di Bassano, dove per Natale un gruppo di Babbi accompagnati dal Sindaco sono andati nel reparto di Pediatria dell’ospedale a portare i doni ai bimbi ricoverati (video a questo link: https://www.instagram.com/reel/CmwkaOisDt4/). 

Da qui ho preso spunto per creare questa storia che porta il protagonista ad incontrare un bambino ammalato.

Vengono così affrontati i temi delle emozioni legate alla malattia, l’amicizia, la famiglia e i grandi valori della vita.

Una descrizione della storia e del possibile laboratorio la trovate al seguente link:  https://animazionidisabili.blogspot.com/2021/03/creazioni-parte-primaria.html

Quindi….”Siete pronti per la storia?”

 

martedì 21 febbraio 2023

PERCHÉ SI CHIAMA MARTEDĺ GRASSO?

                 
        


                                         

 
Il martedì grasso è la festa che conclude la settimana dei sette giorni grassi di carnevale, durante la quale hanno luogo molte celebri sfilate; precede il mercoledì delle ceneri che segna invece l'inizio della Quaresima.
In Europa, il fatto che l'usanza cristiana di astinenza durante la Quaresima sia meno praticata che nel passato ha fatto perdere al Carnevale il suo antico collegamento all'aspetto religioso. La tradizione voleva infatti che in questa giornata venissero consumati tutti i cibi più prelibati rimasti in casa, che durante la quaresima non potevano essere mangiati, come la carne. Per il fatto che si consumavano cibi grassi, l'ultimo giorno di carnevale è detto in Italia martedì grasso. Gran parte della diocesi di Milano segue il rito ambrosiano, secondo il quale la Quaresima ha inizio la domenica seguente al Mercoledì delle ceneri romano. I festeggiamenti sono perciò posticipati di quattro giorni, al sabato grasso o carnevale ambrosiano.
Uno dei carnevali più famoso e apprezzato nel mondo è il Carnevale di Venezia, una festa cittadina che si svolge con cadenza annuale nel capoluogo Veneto.
Durante il martedì grasso è usanza mascherarsi in vario modo e sfilare per le strade cittadine, indossando i panni di qualcun altro. Alcuni preferiscono i travestimenti originali, altri ignorano questa usanza e rimangono “in borghese”, altri ancora si rivolgono alle maschere classiche e si immedesimano nei panni di Arlecchino, Colombina eccetera.
Ogni regione italiana ha le sue maschere tipiche: Pulcinella da Napoli, Colombina e Pantalone da Venezia, Arlecchino e Brighella da Bergamo, dottor Baldanzone da Bologna.
Attualmente però nel mondo dell’infanzia sono maggiormente scelti travestimenti moderni, provenienti soprattutto dai cartoni animanti, come Frozen, Rapunzel, PJ Masks.
Anch’io quando ero piccola mi divertivo nel periodo del carnevale a mascherarmi; mi sono travestita da Minnie, Coniglietta e ho partecipato tante volte ai carri mascherati di Bassano. Alcuni anni fa mi sono travestita da contadina per una festa con amiche. L’altro giorno ho partecipato alla festa di Carnevale della scuola d’Infanzia di Valrovina, travestendomi da Pagliaccio.
Ho anche scritto una storia sul carnevale “Cucù è tornato Carnevale” che trovate descritta a questo link: https://animazionidisabili.blogspot.com/2020/11/alcune-creazioni.html
Buon martedì grasso a tutti!

                                 

venerdì 17 febbraio 2023

IO DIVERSA: NARRATRICE INCLUSIVA

                                                      



Anche quest’anno mi è stato proposto di fare un incontro con gli studenti della scuola serale all’Istituto Remondini, indirizzo Socio-sanitario.

Questa volta sono finalmente riuscita a farlo in presenza…è stato strano tornare nella mia scuola dopo otto anni e soprattutto farlo in orario serale.

Il contatto che mi permette di accedere alla scuola è la Prof. Rebecchi, mia ex insegnante di psicologia con la quale mi sento ancora spesso.

E’ stato emozionante entrare nei corridoi, prendere l’ascensore ed entrare nell’aula magna non più da studentessa ma da Narratrice inclusiva.

Per una volta non mi sono sentita diversa a causa della mia disabilità, in quanto sono stata considerata come una persona “esperta” che potenzialmente può insegnare qualcosa agli altri.

La Professoressa ha introdotto il tema della serata che era “Disabilità e potenzialità”, io avevo portato con me tutto il materiale per la presentazione della lezione con Power Point, foto, video e il testo che è stato letto dalla mia lettrice.

Mi sono occupata di far scorrere le slides e di azionare i video che parlano della mia quotidianità e dei messaggi che cerco di trasmettere attraverso i miei social.

Ho cominciato con un’introduzione sulla tematica della disabilità raccontando la mia storia per arrivare poi alla presentazione di tutti i miei progetti e della mia creatività grazie alla quale ho raggiunto dei piccoli/grandi traguardi.

I ragazzi si sono dimostrati attenti e interessati, curiosi di sapere e di imparare qualcosa di nuovo che sicuramente non trovano nei libri scolastici. Al termine della lezione hanno fatto delle domande per conoscermi meglio e per capire forse cosa aspetterà loro in un futuro lavoro in ambito sociale.

Ringrazio la Prof. Rebecchi per avermi dato questa possibilità e la Prof. Zordanazzo per i complimenti e l’incoraggiamento.

Spero che questa esperienza si possa ripetere con altri studenti.