Ieri era la giornata mondiale della neve e fatalità proprio
ieri è stato un po’ più freddo.
Questa giornata è stata istituita dalla Federazione
Internazionale dello Sci, per far avvicinare i giovani agli sport invernali,
vista la tendenza negativa degli ultimi anni. Ma la situazione è tutt’altro che
rosea. C’è poca neve naturale e sulle piste si spara neve artificiale più degli
altri anni. La neve naturale si trova soltanto oltre i 1500 metri
principalmente su Alpi e Prealpi, mentre su tutto il resto della penisola ci si
accontenta di qualche chiazza bianca. Situazione che riguarda non solo il
nostro paese, ma mezza Europa: poca neve a causa dell’elevata temperatura. Poca
neve determina di conseguenza l’insorgere di problemi legati alla siccità com’è
già avvenuto nell’anno precedente. Il 2022 è stato il più caldo che l’Italia
abbia mai avuto. Sicuramente una situazione che spaventa e che dovrebbe far
riflettere sulla ricorrenza della Giornata mondiale della Neve: si pensa solo
agli sport o all’ambiente?
A proposito di sport invernali possiamo aprire un grande
capitolo sull’importanza di questi sport anche per i disabili e sulle grandi
difficoltà che ci sono per renderli accessibili.
Anche a me è sempre piaciuto andare sulla neve, ma non è
stato facile perché gli impianti sciistici non sono attrezzati ovunque. Da
piccola era più semplice perché usavo un normale bob, anche se non potevo stare
nella giusta posizione con le gambe, poi crescendo è diventato sempre più
difficile. Mio papà mi aveva fatto costruire una slitta con lo schienale ma
dopo anche quello risultato faticoso da usare. In Folgaria c’è una struttura che
noleggia delle particolari slitte a due posti, dotate di volante, freno e due
piccoli scii sotto la slitta, c’è poi la slittovia che con un gancio
permette la risalita per una nuova scivolata; questa a differenza dello
slittino normale mi ha permesso di divertirmi sulla neve con più facilità. È una
slitta pensata per accompagnare i bambini, quindi anche questa ho potuto usarla
per poco.
Sempre in Folgaria però hanno iniziato a pensarci, proponendo
una ski area accessibile anche a persone con disabilità, attraverso uno
slittino con seduta e operatori formati all’accompagnamento. Ho provato anch’io
una volta, ma purtroppo mi ha creato vertigini e quindi non è stata una bella
esperienza la risalita in seggiovia. Adesso mi piacerebbe tornare sulla neve e
sto cercando una slitta o una motoslitta che mi permetta di fare una bella esperienza.
Speriamo che sempre più strutture si inventino nuovi
strumenti per rendere questo sport più accessibile sia a bambini che ad adulti
con disabilità!
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