Le mie vacanze sono terminate e venerdì sono tornata a casa nella mia solita routine quotidiana.
Vorrei raccontarvi dei ricordi di questa vacanza da “conservare in valigia”!
Alcuni giorni prima di partire ero un po’ preoccupata, perché andando in vacanza da sole io e la mamma, temevo che lei si affaticasse troppo nello spingere la carrozzina nella sabbia per portarmi ogni giorno in acqua per tre settimane, considerando che faccio due bagni al giorno, perché stare nell’acqua del mare mi fa molto bene. Così pensa e ripensa a una soluzione, mi è venuto in mente di chiedere aiuto al servizio spiaggia di Bibione. Abbiamo quindi telefonato in direzione e fatto la richiesta di avere un accompagnatore che mi spingesse fino all’acqua e poi mi riaccompagnasse all’ombrellone. La direzione mi ha risposto che questo servizio non era mai stato fatto, ma che si poteva provare con il personale che solitamente si occupa della sistemazione degli ombrelloni a inizio e fine giornata.
Mi è stato quindi permesso di avere questi ragazzi che mi accompagnavano ogni giorno; avevo anche proposto di dare una ricompensa economica ma mi è stato offerto questo aiuto gratuitamente.
Ho così conosciuto Romualdo, Beatrice e Lorenzo, dei ragazzi molto volonterosi, empatici e sensibili che mi hanno aiutata con entusiasmo e con cui ho instaurato anche una bella amicizia. Sono dei giovani studenti universitari che svolgono questo lavoro estivo per mantenersi gli studi; è bello vedere che esistono ancora ragazzi che si danno così da fare e che sono sensibili verso gli altri!
Spero che questa mia esperienza possa essere replicata anche per altre persone e famiglie che magari vivono la mia stessa difficoltà per fare i bagni in mare durante il loro soggiorno in spiaggia.
Bibione è una delle spiagge più inclusive del territorio, mi auguro che sia di esempio anche per altre località di mare, in modo che anche per le famiglie con persone disabili le vacanze siano vere vacanze!
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