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giovedì 27 marzo 2025

GIORNATA MONDIALE DEL TEATRO

 



Il 27 marzo si celebra la 63ª Giornata Mondiale del Teatro, un’iniziativa istituita nel 1961 su proposta del drammaturgo finlandese Arvi Kivimaa nel corso del IX Congresso dell’Istituto Internazionale del Teatro (ITI).

La prima Giornata Mondiale si svolse il 27 marzo 1962 a Parigi, con l’inaugurazione della stagione del Teatro delle Nazioni e da allora si celebra in un centinaio di Paesi del mondo nei Centri Nazionali dell’ITI.

Ogni anno la ricorrenza si caratterizza per un messaggio sul teatro e sulla pace che un’importante personalità del mondo dello spettacolo rivolge alla comunità internazionale. 

Nel corso degli anni tra i testimonial che si sono succeduti, anche artisti italiani del calibro di Luchino Visconti (1973) e Dario Fo (2013) sono stati autori del messaggio della Giornata, mentre più di recente sono stati protagonisti l’attrice egiziana Samiha Ayoub (2023) e il drammaturgo norvegese Jon Fosse che lo scorso anno, con la riflessione L’arte è Pace, ha sottolineato i valori più profondi del teatro, intimamente legati al valore universale dell’arte quale mezzo di esaltazione e promozione della Pace.

Quest’anno, il messaggio è stato affidato all’attore, drammaturgo, regista e pedagogo greco Theodoros Terzopoulos, che riflette sulla capacità del teatro di «sentire il grido di aiuto che i nostri tempi stanno lanciando in un mondo di cittadini impoveriti, rinchiusi in celle di realtà virtuale, trincerate nella loro soffocante privacy».

La domanda che ci poniamo in questa ricorrenza non è tanto se il teatro, forma d’arte che attraversa ormai tre millenni di storia dell’umanità, possa risolvere questioni e problematiche di vasta portata ma, soprattutto, se il palcoscenico e la narrazione teatrale possano ancora oggi indurre la società a riflettere in modo costruttivo sulle proprie debolezze e sui propri errori.

«La capacità del teatro di incidere sulla comunità è stata ampiamente dimostrata dalla storia e dal fatto che esso è sempre stato guardato con sospetto dal potere», spiega Paolo Quazzolo, Professore associato di Storia del Teatro di UniTS.

«Il suo essere spettacolo “dal vivo”, il magnetismo dell’attore che si esibisce dinnanzi al pubblico senza filtri o barriere, le suggestioni profonde che provoca la scena, hanno spesso indotto la censura a imbavagliare il teatro, peraltro senza successo.

La forza del teatro - prosegue il docente del Dipartimento di Studi Umanistici - non è mai venuta meno, anche all’interno di una società che, dopo secoli di lente trasformazioni, ha conosciuto un rapidissimo sviluppo tecnologico. Il cinema prima, la televisione poi, i nuovi media e oggi internet, hanno costituito insidiosi concorrenti per il teatro: eppure esso è sempre sopravvissuto, mantenendo intatta tutta la sua forza persuasiva.

Nel 2020, con la pandemia, i teatri furono i primi a bloccare la loro attività: gli organizzatori, nel tentativo di sopravvivere, ricorsero a mezzi alternativi, spesso trasferendo l’attività artistica su internet, a tal punto che, terminata l’emergenza, si temette che il pubblico non sarebbe più ritornato a popolare le sale teatrali. Non è stato così: gli spettatori, non appena possibile, sono tornati numerosi a teatro, dimostrando, ancora una volta, la forza culturale, sociale e politica che questo mezzo di espressione artistica possiede e sempre continuerà a possedere».

Anch'io contribuisco al teatro con il mio progetto "Kamishibai con le ruote"  un teatrino mobile di legno adattato alle mie esigenze. Questo teatrino mi permette di mettere in scena attraverso dei rotoli di carta da me dipinti, le storie che ho scritto in questi anni.

Ho scritto tantissime storie,  che negli anni ho illustrato attraverso l'uso del programma informatico  power point. Da alcuni anni ho iniziato a narrarle attraverso il kamishibai, di seguito le storie narrate:

  • Pianeta Terra e pianeta Aridù:  riguarda l'importanza di non sprecare l'acqua e avere cura del nostro pianeta.
  • Un mondo amico: riguarda l'amicizia e l'inclusione della diversità nel mondo.
  • La danza della pace: riguarda la pace nel mondo e i suoi colori.

in cantiere sto realizzando la storia di Trasparina che affronta il tema del ciclo dell'acqua.

martedì 18 marzo 2025

TECNICA ACQUERELLO BAGNATO SU BAGNATO CON MAGIA FINALE




Oggi vi presento la tecnica di acquerello bagnato su bagnato che ho utilizzato per realizzare il mio nuovo progetto di kamishibai.
Questo tipo di pittura viene proposta su foglio bagnato: in tal modo il colore rimane fluido senza assumere forme prestabilite.
Ho utilizzato i colori Stockamar, usati nelle scuole che adottano il metodo pedagogico Steineriano. Per iniziare la pittura ho bagnato tutto il foglio con l’acqua, mi sono fatta aiutare con il
pennello grosso, in controluce ho verificato che sia tutto bagnato. Ho immerso il pennello nel vasetto in cui c'era il colore blu oltremare diluito con un pò di acqua. Quando il pennello è risultato ben intinto nel blu, ho portato il colore nel foglio, creando delle chiazze e lasciando che si spargano e si mescolino con le macchie create, ho ripetuto  l’operazione finché non ho raggiunto il risultato che desiderato. Per aumentare la magia l’effetto sorpresa ho aggiunto del sale grosso sopra il dipinto, quando sarà asciutto si creeranno dei cristalli nelle zone il cui il sale ha assorbito l’acqua. 

martedì 4 marzo 2025

È ARRIVATO L’ULTIMO GIORNO DI CARNEVALE!

 



Oggi 4 marzo è martedì grasso con cui si chiude il periodo del carnevale. Il giovedì e il martedì grasso sono i giorni centrali di questa festività, caratterizzati da festeggiamenti, celebrazioni e tradizioni (anche alimentari!) che precedono la Quaresima. 
Il Giovedì Grasso segna l'inizio della settimana culminante del Carnevale. È il primo dei giorni dedicati ai festeggiamenti più intensi, caratterizzato da parate, sfilate eventi e tradizioni culinarie.
Il Martedì Grasso, invece, chiude le vacanze di Carnevale, è l'ultimo giorno di festeggiamenti prima dell'inizio della Quaresima, che parte con il Mercoledì delle Ceneri. In sostanza, rappresentano rispettivamente l'apertura e la chiusura della fase più intensa del Carnevale.

Le frittelle sono i dolci tipici che puoi gustare in Veneto per il Carnevale, chiamante le frìtole (o frìtoe in dialetto). Note anche come “fritoe venexiane”, sono il dolce tipico del Carnevale di Venezia. Anche in questo caso non si contano le ricette in tutta Italia. Spesso variano da famiglia a famiglia, come accade quasi sempre per ogni piatto della nostra tradizione gastronomica.
 
La base dell’impasto è composta da uova, farina, latte e uvetta amalgamate in pastella. Le frittelle devono avere un diametro di qualche centimetro, e vengono fritte in olio. Alla fine bisogna spolverarle con zucchero semolato. Varianti piuttosto note contengono nell’impasto pinoli, frutta secca, mela, ancora una volta grappa, e in alcuni casi crema, zabaione o persino cioccolato.
Altri dolci che vengono in mente pensando al carnevale sono i crostoli. Ogni famiglia in tutti gli angoli d’Italia li conosce, ma con nomi diversi. I galani (o crostoli) sono tra i dolci di Carnevale più amati anche in tutto il Veneto. In altre Regioni sono noti come chiacchiere, bugie, frappole, cenci.
Con un impasto identico a quello dei galani si presenta un altro tra i dolci veneti di Carnevale: le castagnole. Ciò che differenzia le castagnole è la forma, per questo vengono chiamate anche fave o favette.
Nella mia famiglia la mia bisnonna faceva sempre le castagnole, mentre la mia nonna paterna era solita fare i crostoli. Quando ero piccola partecipavo ai carri mascherati di Bassano; alcune persone del paese erano impegnati per molti giorni nella costruzione dei carri, che erano delle vere e proprie opere d’arte. Mi ricordo del carro mascherato con il tema “castagna” qui di Valrovina e altri con vari temi come l’euro, le galline e tanti altri di fantasia.
Purtroppo questa tradizione di costruzione del carro qui in paese si è un po’ persa, ma viene portata avanti a Bassano da vari altri paesi della zona. Quest’anno ad esempio nella sfilata dei carri dell’ultima domenica di carnevale, che si celebra sempre a Bassano, è stato premiato come miglior carro mascherato quello di Rossano, intitolato “Una storia fantastica". Realizzato da "Carnevale che passione" di Rossano per festeggiare i suoi 25 anni di vita, vede un imponente Re Carnevale animato e contornato da più di cento figuranti impegnati nelle loro coreografie.
Sul tema del Carnevale ho scritto anch’io una storia “Cucù è tornato Carnevale”, che proprio di recente ho rielaborato con un nuovo programma di grafica, ottenendo una nuova versione di presentazione in power point con immagini di maggiore qualità.
Buon martedì grasso a tutti!