Oggi 26 agosto è la giornata mondiale del cane da sempre
definito come il miglior amico dell’uomo; ricorrenza nata nel 2004 negli USA
come festa nazionale. Dagli USA la celebrazione si è poi allargata e diffusa a
livello internazionale in molti Paesi. Un’ottima occasione per rendere omaggio
all’amico e compagno di mille avventure.
Il cane non è solo un fedele compagno in generale, ma può
assumere un ruolo fondamentale nel mondo della disabilità.
I cani possono essere addestrati per assistere le persone
con disabilità diventando molto più che animali domestici. Saranno infatti
fedeli e inseparabili compagni che renderanno la vita quotidiana più facile ai
loro proprietari e, in molti casi, li aiuteranno anche a superare le loro paure
e i loro problemi fisici e psicologici. I cani da assistenza sono cani
preparati per aiutare le persone a superare i limiti causati da una disabilità
e dalle barriere del loro ambiente. In teoria qualsiasi persona con una
condizione fisica o psicologica che limiti la propria vita in modo sostanziale
potrebbe adottare uno di questi animali da assistenza.
Anch’io ho avuto la fortuna di avere un piccolo barboncino
Toy per ben 15 anni, è arrivato da noi che avevo 12 anni come regalo di Natale,
ricordo ancora che era una cucciolina che ci stava in una mano. Era la mia
prima esperienza di animale domestico e all’inizio anche se era piccola mi
faceva paura, poi grazie al suo affetto sono riuscita a superarla, anche se mi
rimane il timore dei cani grandi e soprattutto neri. L’abbiamo chiamata Luce, perchè ho tratto ispirazione delle luci dell’albero di Natale. Luce è cresciuta come un vero e
proprio membro della nostra famiglia e non ha mai avuto paura della mia
carrozzina elettrica che per lei poteva essere un grosso mezzo pericoloso per
le sue piccole zampe. È sempre stata un po’ gelosa delle attenzioni che mamma
dava a me, proprio come una “sorella pelosa”, ma crescendo ha imparato a
rispettare i miei tempi, le mie difficoltà e non essendoci altra scelta, aspettava sempre con pazienza il suo “turno
coccole”. Quando arrivava qualcuno a casa pretendeva delle carezze di saluto. Al contrario mio, non le piacevano i bambini, forse sempre per la sua gelosia e
bisogno di attenzioni.
Da un anno è mancata con grande dispiacere, mi piacerebbe
avere un altro cane sempre di piccola taglia ma sono consapevole che è un
grande impegno e richiede attenzioni costanti quindi ci stiamo ancora pensando.
A tal proposito
volevo ricordarvi, soprattutto in questo periodo di vacanze, della grande responsabilità
che si deve avere nel decidere di prendere un cane. Troppo spesso si sentono
situazioni di abbandono o maltrattamento di cani. Se non si ha la voglia di
prendersene cura, non ha senso fare entrare questi fedeli amici nella propria
famiglia, perchè i cani hanno la capacità di "sentire" cosa provi e quanto dai...sarebbe un peccato aprofittare della loro bontà e fedeltà.