Venerdì scorso finalmente ho collaudato il mio nuovo
Kamishibai, raccontando la prima storia da me dipinta “Pianeta Terra e Pianeta
Aridù”.
Per chi non lo sapesse il Kamishibai è stato inventato in
Giappone tanti anni fa e veniva usato dai cantastorie per narrare i loro
racconti attraverso lo scorrere di immagini all’interno del teatrino. Una volta
veniva trasportato su due ruote, quelle della bicicletta del cantastorie che si
spostava di paese in paese. Da qui è nata la mia idea di “Kamishibai con le
ruote” (quelle della mia carrozzina).
La storia l’ho raccontata venerdì mattina a tutte e quattro
le sezioni della scuola dell’Infanzia di Valrovina, con la voce narrante di
nonna Bruna, una mia amica del paese che ringrazio molto perché si è resa
disponibile alla lettura.
L’incontro è caduto proprio a pennello, visto che venerdì
era la giornata dei calzini spaiati, che ricorda l’importanza della diversità e
unicità di ognuno di noi.
I bambini hanno ascoltato la storia con curiosità e con
stupore per il nuovo attrezzo. Insieme abbiamo ragionato sull’importanza di
avere rispetto dell’ambiente, dell’altro e di tutte le diversità del mondo.
Terminata la storia, abbiamo letto un altro libro sui
calzini spaiati e fatto un’attività per insegnare ai bambini l’importanza di saper
accogliere le diversità. Le maestre mi hanno presa come esempio dicendo ai
bambini che anche se ho una disabilità riesco a portare ricchezza alle scuole,
andando a raccontare le storie da me inventate. Quindi la bellezza è che siamo tutti
diversi e abbiamo tutti delle qualità speciali che arricchiscono l’altro. Come
noi anche la natura ha le sue diversità che vanno tutte ugualmente rispettate.
Attraverso la storia di Pianeta Terra e Pianeta Aridù ho trasmesso proprio
questo messaggio di rispetto dell’ambiente a partire dal buon principio di non
sprecare l’acqua.
Viva la diversità!
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