Dopo aver fatto negli anni scorsi due interventi al Remondini serale, grazie all’invito della mia ex professoressa di psicologia Maria Rebecchi, venerdì sono stata per la prima volta nelle classi quinte sociali del diurno. La proposta di presentarmi come narratrice inclusiva anche al diurno mi è stata fatta dalla professoressa Lucilla Zordanazzo, presente all’ultimo mio incontro al serale, che aveva apprezzato molto.
Come le altre volte ho preparato una presentazione power point che raccontava un po’ la mia storia e i miei interventi inclusivi nelle scuole, attraverso i miei progetti.
È stato emozionante per me tornare al diurno, perché era proprio il contesto dove ho studiato anch’io e il tutto si è svolto nella sala dove da studente avevo partecipato a vari incontri con professionisti esterni; questa volta però non ero tra gli ascoltatori ma ero io a dover presentare!
L’incontro è andato molto bene, perché gli studenti sono stati molto colpiti e hanno partecipato con attenzione, anzi un di loro è intervenuto dicendo che è stato l’incontro più interessante che hanno seguito finora a scuola. Alla fine mi hanno fatto tante domande per scoprire un po’ di più quello che faccio e mi hanno lasciato molti messaggi positivi di incoraggiamento nel continuare con i miei progetti. Anche la preside e le insegnanti presenti son state molto colpite dalla mia presentazione, perché, pur avendomi conosciuta anni fa da studente, non si aspettavano che avessi in questi anni dato vita a tutti questi progetti. Un’insegnante mi ha fatto una domanda, chiedendomi cosa mi ha lasciato di bello questa scuola da studente e io ho risposto le amicizie incontrate in classe; mi è sembrata una bella domanda per far capire agli alunni che anch’io ho vissuto l’esperienza scolastica come tutti loro, coltivando le amicizie che ancor oggi frequento.
Alcune domande degli alunni sono state molto profonde e mi avrebbero richiesto più tempo per rispondere bene, ma approfondiremo meglio in un’eventuale prossima occasione.
Spero di avere altre richieste di questo tipo come “narratrice inclusiva”!
Brava Teresa!!! Sei una ragazza di uninteligenza sopra la media e sei stata fortunata ad avere un Mamma che ti sempre spronato e credeva nel inclusione anche quando io per prima non ero tanto consapevole continua così
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