Incontro alla Primaria |
Venerdì scorso 22 marzo è stata la giornata mondiale dell’acqua. Istituita nel 1992 dalle Nazioni unite (Onu), il world water day si pone l'obiettivo di sensibilizzare le istituzioni mondiali e l'opinione pubblica sull'importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico. Il tema di quest'anno è "Water for Peace". Come evidenzia l'Onu, l'acqua può essere una risorsa capace di portare la pace ma anche di creare conflitti. Basti pensare alle tensioni che possono generare la carenza della risorsa idrica o la disputa tra i Paesi che vengono bagnati da corsi d'acqua che delimitano i confini territoriali internazionali. Ad oggi sono solo 24 i Paesi che hanno accordi di collaborazione per la condivisione dell'acqua. È bene ricordare anche che la sanità pubblica, il cibo, i sistemi energetici, la produttività economica e l'integrità ambientale sono elementi che dipendono dalla corretta gestione del ciclo dell'acqua. Per questi motivi è fondamentale agire per realizzare che l'acqua non è solo una risorsa da sfruttare ma è un diritto umano strettamente collegato ad ogni aspetto della vita. Quindi l'obbiettivo della giornata mondiale di quest'anno è quello creare una sorta di effetto a catena positivo, unendo la popolazione mondiale attorno all'acqua e usarla come mezzo per gettare le basi per un futuro più stabile e di pace.
In occasione di questa giornata sono stata contatta, ancora ad ottobre scorso, dall’Istituto Vendramini di Bassano del Grappa, che mi ha chiesto di presentare una storia su questo tema per la primaria e per la scuola dell’infanzia. Il 14 quindi sono stata nelle cinque classi della primaria e il 22 all’infanzia. Per la primaria ho proposto la storia “Pianeta Terra e Pianeta Aridù” in modalità power point, proiettando delle immagini sulla Lim, mentre per l’infanzia ho presentato la stessa storia in versione Kamishibai. È seguito poi un laboratorio, in cui i bambini avevano una cannuccia con i personaggi della storia attaccati da colorare.
Ad entrambi gli incontri i bambini hanno partecipato con entusiasmo, attenzione e alla fine dell’attività sono tutti intervenuti riportando le loro idee per non sprecare acqua.
Mi hanno poi fatto molte domande per conoscermi e hanno familiarizzato con la mia disabilità, avvicinandosi per esplorare la mia carrozzina e fare qualche giro assieme.
Ringrazio le maestre e tutto il personale del Vendramini per avermi dato questa occasione e per la calorosa accoglienza!
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