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venerdì 30 maggio 2025

LA DANZASTORIE VA IN SCENA…SEMINIAMO INCLUSIONE!

 


Mercoledì scorso 28 maggio siamo andati in scena con una rappresentazione del mio progetto "La danzastorie"[1] presso la scuola dell'infanzia "Beato Lorenzino" di Valrovina, con la sezione dei bambini che frequentano l'ultimo anno.   
È il terzo anno consecutivo che questa rappresentazione viene proposta, grazie alla collaborazione di Serena Piccoli, insegnante di danza, con la quale abbiamo realizzato la coreografia.
Il progetto è iniziato un lunedì di fine ottobre, quando ho presentato ai bambini l’attività che dovevano svolgere assieme a me e la maestra di danza nel corso dell’anno scolastico; n quell’occasione ho letto la storia "L'Orto di Tom" assieme alla mia lettrice Nicoletta.  A differenza degli anni scorsi la storia è stata rinnovata sia nel contenuto che nelle immagini, presentate con una qualità migliore in power point. Come sempre ho fatto scorrere le slides durante la lettura con il mio computer proiettandole in una tv. Anche le musiche, la coreografia e qualche piccolo dettaglio scenografico sono stati migliorati rispetto alle scorse edizioni.  A partire da novembre sono cominciati i nostri incontri settimanali, lunedì dopo lunedì, per sette mesi ci siamo trovati, provando e riprovando abbiamo cercato di assegnare le parti ad ogni bambino, a volte riaggiustando il tiro, per poi finalmente realizzare la coreografia finale. In questi lunghi e bellissimi mesi di creatività, non ho progettato solo a scuola, ma anche “Dietro le quinte”, nel mio laboratorio in taverna, dover ho realizzato le magliette da indossare il giorno dello spettacolo. Partendo da un prototipo digitale, ricavato da una piattaforma di progettazione grafica online, ho realizzato le immagini (dei cesti contenenti le verdure protagoniste della storia) da dipingere sulle magliette; con l’aiuto della mia assistente abbiamo creato degli stencil sui quali io potevo dipingere le figure. Per riadattarle alla nuova versione della storia, ho anche riverniciato le scenografie (staccionata e siepe) che l’hanno scorso mi aveva gentilmente creato l’architetto, mio amico, Andrea Alberti. Per migliorarci sempre più, ho realizzato anche delle magliette da me dipinte per il mio staff con la scritta “Seminiamo inclusione”.   E infine ho abbellito il “trattore di Tom”, ops, scusate, intendevo dire la mia carrozzina, con secchiello e annaffiatoio! La storia è stata letta da Bruna, una mia collaboratrice che da qualche anno si è resa disponibile nel prestare la sua voce calda e coinvolgente. 
 L’orto di Tom è una storia che parla delle emozioni, attraverso stati d’animo opposti, spiegando ai bambini che non esiste un’emozione giusta o sbagliata, ma ogni emozione può aiutarci a crescere, se la accettiamo e se impariamo a gestirla.
 La “performance” è andata benissimo! Sono stata molto soddisfatta di “aver seminato inclusione” anche quest’anno.
Vorrei ringraziare tutto il mio staff che mi supporta: Bruna, Serena, Nicoletta, Letizia e Clara.
Un grazie speciale va poi alle maestre della scuola d’infanzia di Valrovina che dal 2016 ad oggi accolgono con entusiasmo i miei progetti e ai genitori che hanno assistito alla performance.
Ma non è ancora del tutto finito, i nostri “piccoli attori” il 10 giugno andranno in “trasferta”, mettendo in scena di nuovo lo spettacolo al centro giovanile di Bassano in occasione della festa per il progetto “Amico libro”; mostreremo così la nostra performance a tutti i bambini delle scuole dell’infanzia del territorio.  

 



[1]Nato nel 2022 “La Danzastorie” è un sub-progetto di “Siete Pronti per la Storia?”, un progetto di narrazione di storie animate, creato nel 2016 che con gli anni ho sviluppato in varie modalità artistiche. Il progetto è nato proprio qui nella scuola di Valrovina, grazie alla collaborazione delle maestre e negli anni sono riuscita ad attuarlo in altre scuole del territorio. Il filo conduttore di questo progetto, non è solo quello di raccontare le storie ai bambini, ma di offrire loro la conoscenza della disabilità e della diversità fin dalla più tenera età, insegnando a bambini, ragazzi ed adulti che ognuno di noi è diverso e può avere delle difficoltà, l’importante è saper accettarne i limiti e gli svantaggi, abbattendo le barriere fisiche, mentali e sociali, e “Seminando l’inclusione di tutti”.
Nel progetto “La danzastorie” per la prima volta i bambini non sono più spettatori, ma attori della storia.
 



mercoledì 14 maggio 2025

Alla scoperta della lana cardata





Come avete visto nelle storie dei giorni scorsi ho avuto modo di conoscere e utilizzare questo nuovo materiale che è la lana cardata.

La lana cardata, nasce dalla tosatura del pelo di vari animali, tra cui pecore, capre, conigli, lama e cammelli. Dopo la tosatura, il pelo viene lavato per eliminare la lanolina e successivamente colorato con tinture naturali. Il processo di cardatura, da cui prende il nome, consiste nel pettinare il pelo grezzo per rimuovere le impurità, districare i nodi e allineare le fibre. Questo rende la lana più morbida e facile da lavorare.

TECNICHE DI LAVORAZIONE

La lavorazione della lana cardata può variare a seconda del tipo di prodotto che si desidera realizzare. Le due tecniche principali sono l’infeltrimento ad ago e l’infeltrimento ad acqua e sapone.

1.    Infeltrimento ad Ago: Questa tecnica richiede aghi speciali e una base di spugna. Gli aghi vengono utilizzati per pungere ripetutamente la lana, intrecciando le fibre fino a formare una struttura solida. È ideale per creare figure tridimensionali come animali, bambole e decorazioni.

2.    Infeltrimento ad Acqua e Sapone: In questa tecnica, la lana viene bagnata con acqua calda e sapone e poi manipolata fino a che le fibre si intrecciano e si compattano. È perfetta per creare fogli di feltro, sciarpe e cappelli.

La tecnica che ho utilizzato è l’infeltrimento ad acqua e sapone, realizzando delle palline colorate che sono diventate poi una collana per la festa della mamma.

Questo materiale mi ha portato delle sensazioni nuove, mi ha aiutato a rilassarmi come sorta di fisioterapia, perché ho utilizzato l’acqua calda con il sapone e il profumo della lana.