Mercoledì scorso 28 maggio siamo andati in scena con una
rappresentazione del mio progetto "La danzastorie"[1]
presso la scuola dell'infanzia "Beato Lorenzino" di Valrovina, con la
sezione dei bambini che frequentano l'ultimo anno.
È il terzo anno consecutivo che questa rappresentazione viene proposta, grazie alla collaborazione di Serena Piccoli, insegnante di danza, con la quale abbiamo realizzato la coreografia.
Il progetto è iniziato un lunedì di fine ottobre, quando ho presentato ai bambini l’attività che dovevano svolgere assieme a me e la maestra di danza nel corso dell’anno scolastico; n quell’occasione ho letto la storia "L'Orto di Tom" assieme alla mia lettrice Nicoletta. A differenza degli anni scorsi la storia è stata rinnovata sia nel contenuto che nelle immagini, presentate con una qualità migliore in power point. Come sempre ho fatto scorrere le slides durante la lettura con il mio computer proiettandole in una tv. Anche le musiche, la coreografia e qualche piccolo dettaglio scenografico sono stati migliorati rispetto alle scorse edizioni. A partire da novembre sono cominciati i nostri incontri settimanali, lunedì dopo lunedì, per sette mesi ci siamo trovati, provando e riprovando abbiamo cercato di assegnare le parti ad ogni bambino, a volte riaggiustando il tiro, per poi finalmente realizzare la coreografia finale. In questi lunghi e bellissimi mesi di creatività, non ho progettato solo a scuola, ma anche “Dietro le quinte”, nel mio laboratorio in taverna, dover ho realizzato le magliette da indossare il giorno dello spettacolo. Partendo da un prototipo digitale, ricavato da una piattaforma di progettazione grafica online, ho realizzato le immagini (dei cesti contenenti le verdure protagoniste della storia) da dipingere sulle magliette; con l’aiuto della mia assistente abbiamo creato degli stencil sui quali io potevo dipingere le figure. Per riadattarle alla nuova versione della storia, ho anche riverniciato le scenografie (staccionata e siepe) che l’hanno scorso mi aveva gentilmente creato l’architetto, mio amico, Andrea Alberti. Per migliorarci sempre più, ho realizzato anche delle magliette da me dipinte per il mio staff con la scritta “Seminiamo inclusione”. E infine ho abbellito il “trattore di Tom”, ops, scusate, intendevo dire la mia carrozzina, con secchiello e annaffiatoio! La storia è stata letta da Bruna, una mia collaboratrice che da qualche anno si è resa disponibile nel prestare la sua voce calda e coinvolgente.
L’orto di Tom è una storia che parla delle emozioni, attraverso stati d’animo opposti, spiegando ai bambini che non esiste un’emozione giusta o sbagliata, ma ogni emozione può aiutarci a crescere, se la accettiamo e se impariamo a gestirla.
La “performance” è andata benissimo! Sono stata molto soddisfatta di “aver seminato inclusione” anche quest’anno.
Vorrei ringraziare tutto il mio staff che mi supporta: Bruna, Serena, Nicoletta, Letizia e Clara.
Un grazie speciale va poi alle maestre della scuola d’infanzia di Valrovina che dal 2016 ad oggi accolgono con entusiasmo i miei progetti e ai genitori che hanno assistito alla performance.
Ma non è ancora del tutto finito, i nostri “piccoli attori” il 10 giugno andranno in “trasferta”, mettendo in scena di nuovo lo spettacolo al centro giovanile di Bassano in occasione della festa per il progetto “Amico libro”; mostreremo così la nostra performance a tutti i bambini delle scuole dell’infanzia del territorio.
È il terzo anno consecutivo che questa rappresentazione viene proposta, grazie alla collaborazione di Serena Piccoli, insegnante di danza, con la quale abbiamo realizzato la coreografia.
Il progetto è iniziato un lunedì di fine ottobre, quando ho presentato ai bambini l’attività che dovevano svolgere assieme a me e la maestra di danza nel corso dell’anno scolastico; n quell’occasione ho letto la storia "L'Orto di Tom" assieme alla mia lettrice Nicoletta. A differenza degli anni scorsi la storia è stata rinnovata sia nel contenuto che nelle immagini, presentate con una qualità migliore in power point. Come sempre ho fatto scorrere le slides durante la lettura con il mio computer proiettandole in una tv. Anche le musiche, la coreografia e qualche piccolo dettaglio scenografico sono stati migliorati rispetto alle scorse edizioni. A partire da novembre sono cominciati i nostri incontri settimanali, lunedì dopo lunedì, per sette mesi ci siamo trovati, provando e riprovando abbiamo cercato di assegnare le parti ad ogni bambino, a volte riaggiustando il tiro, per poi finalmente realizzare la coreografia finale. In questi lunghi e bellissimi mesi di creatività, non ho progettato solo a scuola, ma anche “Dietro le quinte”, nel mio laboratorio in taverna, dover ho realizzato le magliette da indossare il giorno dello spettacolo. Partendo da un prototipo digitale, ricavato da una piattaforma di progettazione grafica online, ho realizzato le immagini (dei cesti contenenti le verdure protagoniste della storia) da dipingere sulle magliette; con l’aiuto della mia assistente abbiamo creato degli stencil sui quali io potevo dipingere le figure. Per riadattarle alla nuova versione della storia, ho anche riverniciato le scenografie (staccionata e siepe) che l’hanno scorso mi aveva gentilmente creato l’architetto, mio amico, Andrea Alberti. Per migliorarci sempre più, ho realizzato anche delle magliette da me dipinte per il mio staff con la scritta “Seminiamo inclusione”. E infine ho abbellito il “trattore di Tom”, ops, scusate, intendevo dire la mia carrozzina, con secchiello e annaffiatoio! La storia è stata letta da Bruna, una mia collaboratrice che da qualche anno si è resa disponibile nel prestare la sua voce calda e coinvolgente.
L’orto di Tom è una storia che parla delle emozioni, attraverso stati d’animo opposti, spiegando ai bambini che non esiste un’emozione giusta o sbagliata, ma ogni emozione può aiutarci a crescere, se la accettiamo e se impariamo a gestirla.
La “performance” è andata benissimo! Sono stata molto soddisfatta di “aver seminato inclusione” anche quest’anno.
Vorrei ringraziare tutto il mio staff che mi supporta: Bruna, Serena, Nicoletta, Letizia e Clara.
Un grazie speciale va poi alle maestre della scuola d’infanzia di Valrovina che dal 2016 ad oggi accolgono con entusiasmo i miei progetti e ai genitori che hanno assistito alla performance.
Ma non è ancora del tutto finito, i nostri “piccoli attori” il 10 giugno andranno in “trasferta”, mettendo in scena di nuovo lo spettacolo al centro giovanile di Bassano in occasione della festa per il progetto “Amico libro”; mostreremo così la nostra performance a tutti i bambini delle scuole dell’infanzia del territorio.
[1]Nato nel
2022 “La Danzastorie” è un sub-progetto di “Siete Pronti per la Storia?”, un
progetto di narrazione di storie animate, creato nel 2016 che con gli anni ho
sviluppato in varie modalità artistiche. Il progetto è nato proprio qui nella
scuola di Valrovina, grazie alla collaborazione delle maestre e negli anni sono
riuscita ad attuarlo in altre scuole del territorio. Il filo conduttore di
questo progetto, non è solo quello di raccontare le storie ai bambini, ma di
offrire loro la conoscenza della disabilità e della diversità fin dalla più tenera
età, insegnando a bambini, ragazzi ed adulti che ognuno di noi è diverso e può
avere delle difficoltà, l’importante è saper accettarne i limiti e gli
svantaggi, abbattendo le barriere fisiche, mentali e sociali, e “Seminando
l’inclusione di tutti”.
Nel progetto “La danzastorie” per la prima volta i bambini non sono più spettatori, ma attori della storia.
Nel progetto “La danzastorie” per la prima volta i bambini non sono più spettatori, ma attori della storia.
Teresa sei un genio di fantasia e sopratutto sai trasmettere valori ed esempio come le barriere sono macigni solo se non le conosci è non le affronti vedere il tuo rapporto con i bambini e un esempi anche per noi adulti grazie ❤️
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