Oggi si celebra la giornata internazionale del disegno, ricorrenza nata nel 1962 a Londra e poi diffusa in tutto il mondo.
Disegnare è da sempre un mezzo d’elezione per esprimersi, comunicare, esternare la propria creatività. Questa speciale giornata serve proprio a rimarcare l’importanza che i tratteggi, gli schizzi e le rappresentazioni grafiche hanno per l’arte e per il vivere sociale.
Ciò indipendentemente dal fatto se si sappia disegnare o meno. La speciale ricorrenza della Giornata Mondiale del Disegno, infatti, non vuole celebrare i disegnatori più bravi, ma il disegno come mezzo di espressione più immediata. Per l’uomo infatti è molto facile, fin dalla più tenera età, prendere in mano una matita o un pennarello ed utilizzarli per creare delle rappresentazioni grafiche e immaginifiche.
Grazie al disegno, il bambino riesce ad esprimere inconsapevolmente ciò che si trova all’interno del suo mondo interiore. Osservando i disegni di un bambino, possiamo comprenderne i lati del carattere, come si sente, come si percepisce all’interno di contesti familiari e scolastici. Non è un caso che spesso gli psicologi, quando si trovano a doversi relazionare con bambini piccoli o con ragazzini che hanno difficoltà ad aprirsi, chiedano loro di disegnare i propri stati d’animo o i ricordi, per ricostruire situazioni e vicende che hanno vissuto e capire, soprattutto, come li hanno vissuti.
Anche per il progetto “Siete pronti per la storia?” la rappresentazione grafica aiuta la narrazione e la comprensione della storia. Terminato il racconto inoltre spesso chiedo ai piccoli ascoltatori di fare un disegno su quanto ascoltato, grazie ai quali riesco a capire cosa li ha colpiti di più del racconto e se hanno colto il messaggio della storia. Con i bimbi più piccoli l’adulto poi scrive su dettatura del bambino cosa ha disegnato (sopra un esempio di un disegno della storia “Facciamo un viaggio?”).
Grazie, hai ragione Terry! quante cose può dire un disegno...più di mille parole!
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