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mercoledì 16 ottobre 2024

GIORNATA MONDIALE DELL’ALIMENTAZIONE E RISULTATI SONDAGGIO

 


Oggi è la Giornata Mondiale dell’Alimentazione che si celebra ogni anno il 16 ottobre, un evento globale che pone al centro dell’attenzione il tema della sicurezza alimentare e della lotta contro la fame. Istituita dalla FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura) nel 1979, questa giornata mira a sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle sfide più urgenti del nostro tempo: garantire un accesso equo e sostenibile al cibo per tutti. Il tema di quest’anno invita a riflettere sull’importanza di trasformare i sistemi alimentari globali in modo da renderli più inclusivi, resilienti e sostenibili. Milioni di persone nel mondo soffrono ancora di fame e malnutrizione, mentre i cambiamenti climatici, i conflitti e le disuguaglianze continuano ad aggravare il problema. Le comunità più vulnerabili sono spesso quelle maggiormente colpite, ma ognuno di noi può fare la differenza adottando scelte alimentari più consapevoli e sostenibili. La FAO promuove diverse iniziative e attività in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, tra cui eventi locali e internazionali, campagne di sensibilizzazione e risorse educative per scuole e famiglie. Partecipare a questi eventi è un modo concreto per supportare l’obiettivo di porre fine alla fame nel mondo e promuovere sistemi alimentari equi e sostenibili.

Come vi avevo anticipato vi riporto oggi i risultati del sondaggio fatto su questo tema dell’alimentazione. Ringrazio tutti i partecipanti, che in questo sondaggio sono stati molto numerosi, credo grazie anche alla condivisione nelle sue pagine social del mio post da parte di Sebastiano Zanolli, che ringrazio di cuore! Per chi non lo conosce è un manager, advisor, autore e speaker, molto famoso.

Per quanto riguarda il sondaggio il 63,6% dei partecipanti conosce l’esistenza della giornata mondiale di oggi.

Il 72,7% sostiene che non ci sia un’adeguata educazione alimentare nelle scuole e l’86,4% ritiene che bambini e giovani d’oggi purtroppo non abbiano un’alimentazione sana. Nonostante quest ultimo dato negativo il 72,7% ritiene che il menù delle mense scolastiche sia ben bilanciato dal punto di vista nutrizionale, quindi per lo meno l’alimentazione non sana non ha origine dalla scuola. Anche per quanto riguarda lo spreco alimentare nelle mense scolastiche i risultati non sono confortanti, infatti l’81,8% dice che c’è molto spreco. Per quanto riguarda progetti “anti-spreco” nelle scuole nessuno ne hanno avuto esperienza, mentre qualcuno ha parlato di progetti di educazione alimentare, come quello dell’offerta gratuita da parte della scuola di una merenda salutare (frutta, yogurt) per incoraggiare gli alunni ad una corretta alimentazione e insegnare loro che questa contribuisce al corretto funzionamento del corpo e alla prevenzione delle malattie. Il 95,7% dice che aldilà di progetti simili non esiste una vera e propria materia scolastica sull’educazione alimentare.

Per quanto riguarda le problematiche legate all’alimentazione purtroppo il 65,2% dice che è diffusa l’obesità e il 95,7% i disturbi alimentari e circa metà dei partecipanti ha avuto esperienza diretta di queste problematiche.

Vediamo ora di approfondire cercando l’esistenza o meno di progetti di educazione alimentare.

A partire dall'anno scolastico 2014/2015 il Centro CREA -Alimenti e Nutrizione, per la sua specifica vocazione e le sue competenze in Educazione Alimentare, ha coordinato, e svolto in gran parte, le Misure educative di accompagnamento al Programma europeo "Frutta e verdura nelle scuole" per incarico del MiPAAF, garantendo a livello nazionale la diffusione di un messaggio educativo univoco sulle tematiche nutrizionali.

Le attività di educazione alimentare non si esauriscono con il Programma Europeo, ma vengono declinate e svolte anche in altre iniziative e Progetti, promossi delle varie Regioni e istituti scolastici.

La regione Veneto ad esempio partecipa al programma interregionale “Comunicazione ed educazione alimentare”, che vede coinvolto oltre al Ministero per le Politiche Agricole e a tutti gli Assessorati Regionali all’Agricoltura anche il Ministero della Pubblica Istruzione, con una serie integrata di iniziative per creare una rete stabile di collaborazione tra i diversi soggetti interessati a questa vasta e complessa tematica.

Nel condividere le finalità e le azioni del programma, la Regione Veneto è dal 1999 impegnata in un progetto regionale di formazione ed informazione diretto prioritariamente al mondo della scuola. Al progetto regionale veneto si è voluto associare il titolo “Cultura che nutre: saperi e sapori attorno al piatto”: questo perché l’educazione alimentare significa non solo promuovere la salute nei giovani, attraverso un comportamento alimentare consapevole ed equilibrato, ma anche valorizzare le produzioni agroalimentari tipiche di qualità, nonché rafforzare e mantenere il legame con il territorio e la sua storia e tradizione culturale. Cibo quindi come strumento del vivere sano, cibo come stile di vita, espressione di socialità, strumento di incontro e scambio fra i popoli, ma cibo anche come specchio della storia, della cultura, delle tradizioni e dell’economia di un territorio.

Un altro esempio è quello della regione Lombardia, dove sono stati promossi dei progetti di educazione alimentare attraverso collaborazione tra concessionarie di servizio mensa e amministrazioni comunali. Un progetto chiamato “Tutti insieme a colazione” in cui veniva offerta una colazione sana direttamente a scuola, per sensibilizzare sull’importanza della colazione, spesso saltata dagli alunni persi dagli orari scolastici da rispettare. Un altro progetto ha previsto la consegna a tutti gli scolari di un sacchetto “anti-spreco” nel quale possono riporre frutti o “avanzi” di cibo che non mangiano a scuola e che possono così portare a casa.

Nonostante tutti questi progetti purtroppo le problematiche legate all’alimentazione sono ancora molto diffuse. In Italia circa 3 milioni di persone, pari al 5% della popolazione, si trovano a fare i conti con i disturbi del comportamento alimentare (DCA): l'8-10% delle ragazze e l'0,5-1% dei ragazzi soffrono di anoressia-bulimia. Per quanto riguarda l’obesità invece nel 2024 i bambini e le bambine di 8-9 anni in sovrappeso sono il 19% e con obesità il 9,8%, inclusi bambine e bambini con obesità grave che rappresentano il 2,6%.

Questi dati fanno riflettere su come spesso lasciamo alla scuola la responsabilità dell’alimentazione, accusandola talvolta di scorretta educazione, ma in realtà anche la famiglia deve fare la sua parte; molto spesso per praticità e per mancanza di tempo si abituano i giovani al consumo di “cibo spazzatura” con poi le conseguenze negative che abbiamo visto.

Credo sia fondamentale la collaborazione tra scuola, famiglia e istituzioni per una corretta educazione alimentare, visto l’andamento attuale delle varie problematiche.

Anch’io cerco di dare il mio contributo con i miei scritti; ad esempio ho inventato varie posie su questo tema: “L’orsetto golosone”, “Pianeta alimentazione”, “Frutta che bontà”, “Al mercato”. Mi ha stupito che tutte le richieste che ho ricevuto dalle scuole in questi anni non hanno mai riguardato il tema dell’alimentazione, quindi forse è ancora un tema troppo poco considerato e c’è ancora tanto lavoro da fare!

 

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