In questi giorni ho pensato di concludere la sistemazione del materiale raccolto durante il progetto “Dove abitano le storie? Uguali-diversi” (vedi link:https://animazionidisabili.blogspot.com/2023/05/intervento-in-qualita-di-narratrice.html ), svoltosi nelle scuole di Valdagno lo scorso maggio.
Dopo aver creato l’acchiappaparole e il cruciverba, ho deciso di conservare in un quaderno da me creato con il pannolenci tutte le lettere che gli alunni della scuola primaria mi avevano scritto.
Dopo aver realizzato la copertina in pannolenci verde, ho creato le pagine interne con dei cartoncini di vari colori, dove ho incollato le lettere che avevo ritagliato.
Ogni lettera ha tre campi da compilare: uno dove i bambini dovevano scrivere cosa della mia storia di vita li aveva colpiti di più, uno dovere mettere i loro pensieri dopo avermi conosciuto e uno in cui dovevano “regalarmi” una parola o frase.
Da queste lettere sono emerse la spontaneità e l’ingenuità dei bambini che mi hanno conosciuta e accolta senza i freni, con cui solitamente si pongono gli adulti nei miei confronti. Nella genuinità dei bambini con molta semplicità hanno accolto la diversità come qualcosa di bello di cui far tesoro.
Vi lascio qualche esempio di “frasi belle” che mi sono state regalate:
- “Mi hai fatto pensare a una persona come te che anche se ha dei problemi particolari riesci a far conoscere la disabilità”
- Vorrei dirti che mi hai fatto pensare a che tu sei una persona molto coraggiosa, felice e divertente”
- Vorrei dirti che mi hai fatto pensare a non giudicare le persone dal loro aspetto”
- Vorrei dirti che mi hai fatto pensare che non puoi correre, giocare e fare tante altre cose”
- Vorrei dirti che mi hai fatto pensare che anche se si è diversi il nostro cuore è uguale”.
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