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Introduzione

      Benvenuti nel mio blog sull'animazione, integrazione, inclusione!    E' un blog che spiega come integrare la disabilità tra b...

venerdì 20 dicembre 2024

PRIMO GIORNO D’INVERNO: 21 DICEMBRE 2024

 


Domani 21 dicembre sarà il solstizio d’inverno. Il solstizio d’inverno segna il momento di transizione tra l’autunno e l’inverno ed è caratterizzato dalla giornata più breve dell’anno. Questo evento astronomico, che avviene solitamente tra il 20 e il 23 dicembre nell’emisfero settentrionale, coincide con il giorno di minor luce e la notte più lunga.

Solstizio è un termine che arriva dal latino e viene tradotto in “sole fermo”. Parliamo di un fenomeno astronomico legato all’inclinazione dell’asse di rotazione della Terra rispetto all’eclittica. Si verifica quando il Sole illumina una zona del Pianeta per meno ore, smette infatti di calare rispetto all’equatore celeste, poi inverte il cammino.

Nel corso di questa giornata inoltre il Sole tocca il punto più basso che si trova all’orizzonte e a mezzogiorno raggiunge l’altezza minima di tutto l’anno. A differenza di quanto pensano in tanti il Sole si posiziona nel punto più vicino alla Terra, ma le temperature sono basse, perché i raggi raggiungono il Pianeta inclinati.

Il solstizio d’inverno è un fenomeno conosciuto sin dall’antichità, legato, sin da tempi remoti, a credenze, leggende e con un enorme valore simbolico.

In questi giorni le temperature sono rigide e fa molto freddo, il cielo è sempre coperto e sembra intenzionato a nevicare; è proprio un clima natalizio, visto che tra 5 giorni sarà Natale e segiuranno tutte le festività invernali.

Con questo post voglio quindi augurarvi buon Natale e buone feste a tutti voi!

 

martedì 3 dicembre 2024

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DISABILITÁ: 3 DICEMBRE 2024

 


Oggi 3 dicembre è la Giornata internazionale delle persone con disabilità, che è stata proclamata nel 1981 con lo scopo di promuovere i diritti e il benessere dei disabili. Dopo decenni di lavoro delle Nazioni Unite, la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, adottata nel 2006, ha ulteriormente promosso i diritti e il benessere delle persone con disabilità, ribadendo il principio di uguaglianza e la necessità di garantire loro la piena ed effettiva partecipazione alla sfera politica, sociale, economica e culturale della società. La Convenzione invita gli Stati ad adottare le misure necessarie per identificare ed eliminare tutti quegli ostacoli che limitano il rispetto di questi diritti imprescindibili.  La Convenzione (Articolo 9, accessibilità) si focalizza sulla necessità di condizioni che consentano alle persone con disabilità di vivere in modo indipendente e di partecipare pienamente a tutti gli aspetti della vita e dello sviluppo.
Anche l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile si fonda sul principio che nessuno sia lasciato indietro, qui ricomprese le persone con disabilità. In particolare l’Agenda mira a un rafforzamento dei servizi sanitari nazionali e al miglioramento di tutte quelle strutture che possano permettere un effettivo accesso ai servizi per tutte le persone. Sensibilizzare l’opinione pubblica al fine di favorire l’integrazione e l’inclusione delle persone con disabilità permetterebbe un processo rapido verso uno sviluppo inclusivo e sostenibile, in grado di promuovere una società resiliente per tutti attraverso l’eliminazione della disparità di genere, il potenziamento dei servizi educativi e sanitari e in definitiva, l’inclusione sociale, economica e politica di ogni cittadino; proprio per questo il tema del 2024 è “Aumentare la leadership delle persone con disabilità per un futuro inclusivo e sostenibile”.
Come forse avete visto ieri nel video che ho pubblicato nei social, ho voluto mostrarvi tutte le esperienze che la disabilità mi permette di vivere; a partire dai miei progetti nelle scuole e in altri contesti territoriali per promuovere l’inclusione, dalle attività varie per mantenermi in forma, alle attività di svago, vacanza e socializzazione. Lo scopo di questo video è dimostrarvi come anche se si ha una disabilità e delle difficoltà quotidiane si può comunque condurre una vita normale, potenziando le abilità e rispettando i limiti di ogni individuo nella sua unicità. Arrivare a tutto ciò però non è di certo facile, perché non sempre la società è aperta all’inclusione e le barriere fisiche e mentali sono ancora molte; anche per esempio per ottenere i vari ausili (carrozzina, deambulatori, supporti informatici per la comunicazione) ci sono lungaggini tecniche e burocratiche che fanno aspettare la persona mesi su mesi. Spesso da parte di chi non usa questi ausili è difficile comprendere quanto questa attesa gravi sulla persona che ne ha bisogno, trovandosi magari costretta a rinunciare ai propri progetti e attività nella società.
Purtroppo le barriere mentali che bloccano una piena inclusione sociale di tutti fanno più male di quelle fisiche, ci vorrebbe una grande lavoro educativo per abbatterle definitivamente; una piccola parte di questo lavoro cerco di farla anch’io con i miei progetti nelle nuove generazioni.
Per chi non l’ha visto ieri vi lascio il mio video qui sotto!
Buona giornata inclusiva a tutti!



venerdì 29 novembre 2024

SIETE PRONTI PER…I SUPEREROI?...NUOVA STORIA IN ARRIVO!

 


Oggi vi presento una nuova storia che ho scritto prendendo spunto dalla lista dei temi richiesti dai bambini nei vari incontri. Mi sono chiesta come potevo affrontare il tema dei supereroi e ho pensato che il messaggio da trasmettere poteva essere che “siamo tutti supereroi, perché il più forte non esiste, siamo forti tutti quando affrontiamo le difficoltà e le paure della vita”.

Ho voluto raccontare dell’arrivo in famiglia di una sorellina con disabilità, per esemplificare appieno le difficoltà e le paure che un bambino può incontrare nella sua vita familiare. Il protagonista dovrà affrontare la paura di non essere più figlio unico e della “diversità” della sorellina.

L’esperienza di avere un/una fratello/sorella non ho potuto viverla in prima persona, quindi per scrivere la storia mi sono immaginata come possa essere condividere la mia disabilità con un fratello.

Credo che il tema dei “siblings”, intesi in psicologia come i fratelli sani di persone disabili o con malattie croniche o invalidanti, vengono spesso lasciati in secondo piano nell'analisi del vissuto emotivo e psicologico familiare generato dalla presenza di una persona malata in famiglia. Per questo ci sarebbe bisogno di un “supereroe” che non si concentrasse solo sulla persona con disabilità ma anche sul fratello “sano” per favorire una migliore convivenza possibile ed inclusione della persona con difficoltà.

Una descrizione di “Un’avventura da supereroi” la trovate a questi links:

https://animazionidisabili.blogspot.com/2020/11/alcune-creazioni.html

https://animazionidisabili.blogspot.com/2021/03/creazioni-parte-primaria.html

 

Buona inclusione…con “Siete pronti per la storia?”

giovedì 21 novembre 2024

GIORNATA MONDIALE DELL’ALBERO: 21 NOVEMBRE 2024

 


Il 21 novembre di ogni anno in Italia, dal 1898, si celebra la festa dell'albero. Nel 1872 il Governatore dello Stato del Nebraska decise di dedicare un giorno all'anno alla piantagione di alberi, che fu chiamato The Arbor Day.
In Europa si diffuse negli anni successivi ed in Italia la prima "Festa" fu celebrata nel 1898 per iniziativa dal Ministro della Pubblica Istruzione Guido Baccelli. Con la legge n. 113 del 1992, ogni Comune dovrebbe curare la messa a dimora di un albero per ogni neonato registrato all'anagrafe.
A partire dal 2013 per legge la Giornata dell'Albero Nazionale verrà intitolata ad uno specifico tema di rilevante valore etico, culturale e sociale. I temi di questi ultimi anni hanno riguardato: la qualità dell'aria che respiriamo, ed il ruolo fondamentale degli alberi nelle città, la bio-diversità vegetale, i cambiamenti climatici, ed il ruolo fondamentale degli alberi nella lotta al surriscaldamento globale, le "radici", intese sia come elemento fondamentale di contrasto al dissesto idrogeologico, sia come richiamo alle origini comuni e alla indispensabile necessità di tenersi stretti gli uni agli altri nel nome del reciproco sostegno, della cooperazione e dell'uguaglianza.
Il tema di quest’anno è “Gli alberi ci danno tanto: ora tocca a noi!”. Gli alberi sono i nostri più grandi alleati contro la crisi climatica. In particolare nelle aree urbane, dove entro il 2050 si stima vivrà il 70% della popolazione mondiale, il loro contributo è fondamentale. Migliorano la stabilità dei terreni contro il dissesto idrogeologico, incrementano la permeabilizzazione del suolo contribuendo a mitigare gli effetti degli eventi climatici estremi, trattengono gli inquinanti atmosferici (le polveri sottili), attutiscono i rumori fino al 70% e assorbono CO2.  La vegetazione in città riduce l’effetto “isola di calore”; se posizionati nelle vicinanze degli edifici, gli alberi possono ridurre la necessità di utilizzo dei condizionatori d’aria con un risparmio di energia stimato dal 20 al 50%. Nonostante la messa a dimora di alberi sia una tra le nature based solutions più trascurate, rappresenta la più efficace opportunità per migliorare la salute pubblica e il benessere nelle nostre città, protagoniste indiscutibili delle necessarie politiche di adattamento e mitigazione ai cambiamenti climatici.
Anch’io ricordo che quando frequentavo le medie ho partecipato ad un progetto della scuola in collaborazione con la protezione civile di piantumazione di alberi. Accompagnati dell’insegnante di scienze e altri siamo andati sul monte Crocetta, dove ogni alunno aveva un piccolo albero, contrassegnato con il proprio nome, da piantare con l’aiuto del personale della protezione civile, che aveva preparato le buche dove metterli a dimora. Anche se son passati tanti anni mi ricordo ancora questa esperienza, perché ci ha lasciato un bel messaggio sull’importanza degli alberi e in generale sul rispetto della natura e dell’ambiente che ci circonda.
Spero che continuino ad essere promossi progetti simili per insegnare alle nuove generazioni l’importante valore del nostro ambiente naturale, anche per la salvaguardia della nostra salute.
Piantumazione Monte Crocetta 2006



martedì 29 ottobre 2024

E ANCHE IL TERZO ANNO DI “LA DANZASTORIE” È INIZIATO!

 


Proprio ieri sono tornata, dopo la pausa estiva, alla scuola dell’infanzia di Valrovina, per iniziare il progetto “La DanzaStorie” con la nuova classe delle Volpi (i grandi).

Come primo incontro abbiamo letto la storia “L’Orto di Tom”, quest’anno in una versione aggiornata con immagini più accattivanti e nuovi personaggi.

Essendo una storia molto semplice, è stata proposta alle quattro sezioni ed è piaciuta molto a tutti. I bambini hanno ascoltato con attenzione il racconto e sono poi intervenuti con domande e curiosità su questo per loro nuovo progetto. Terminata la storia ho lasciato a tutti un volantino di benvenuto da portare a casa come ricordo.

Tra tutte le domande dei bambini quella che mi ha colpito di più, non ha riguardato la storia o il progetto, ma chiedeva “tu sei in carrozzina perché sei vecchia o per cosa?”. Mi ha stupita la spontaneità che hanno i bambini, nel chiedere cose così personali in maniera innocente e semplice.

Da lunedì inizieremo con il gruppo delle volpi, con incontri settimanali per mettere in scena “L’Orto di Tom”, sempre, come gli anni precedenti, con la collaborazione della maestra di danza Serena.

Vi terrò aggiornati sul proseguo del progetto!

mercoledì 16 ottobre 2024

GIORNATA MONDIALE DELL’ALIMENTAZIONE E RISULTATI SONDAGGIO

 


Oggi è la Giornata Mondiale dell’Alimentazione che si celebra ogni anno il 16 ottobre, un evento globale che pone al centro dell’attenzione il tema della sicurezza alimentare e della lotta contro la fame. Istituita dalla FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura) nel 1979, questa giornata mira a sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle sfide più urgenti del nostro tempo: garantire un accesso equo e sostenibile al cibo per tutti. Il tema di quest’anno invita a riflettere sull’importanza di trasformare i sistemi alimentari globali in modo da renderli più inclusivi, resilienti e sostenibili. Milioni di persone nel mondo soffrono ancora di fame e malnutrizione, mentre i cambiamenti climatici, i conflitti e le disuguaglianze continuano ad aggravare il problema. Le comunità più vulnerabili sono spesso quelle maggiormente colpite, ma ognuno di noi può fare la differenza adottando scelte alimentari più consapevoli e sostenibili. La FAO promuove diverse iniziative e attività in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, tra cui eventi locali e internazionali, campagne di sensibilizzazione e risorse educative per scuole e famiglie. Partecipare a questi eventi è un modo concreto per supportare l’obiettivo di porre fine alla fame nel mondo e promuovere sistemi alimentari equi e sostenibili.

Come vi avevo anticipato vi riporto oggi i risultati del sondaggio fatto su questo tema dell’alimentazione. Ringrazio tutti i partecipanti, che in questo sondaggio sono stati molto numerosi, credo grazie anche alla condivisione nelle sue pagine social del mio post da parte di Sebastiano Zanolli, che ringrazio di cuore! Per chi non lo conosce è un manager, advisor, autore e speaker, molto famoso.

Per quanto riguarda il sondaggio il 63,6% dei partecipanti conosce l’esistenza della giornata mondiale di oggi.

Il 72,7% sostiene che non ci sia un’adeguata educazione alimentare nelle scuole e l’86,4% ritiene che bambini e giovani d’oggi purtroppo non abbiano un’alimentazione sana. Nonostante quest ultimo dato negativo il 72,7% ritiene che il menù delle mense scolastiche sia ben bilanciato dal punto di vista nutrizionale, quindi per lo meno l’alimentazione non sana non ha origine dalla scuola. Anche per quanto riguarda lo spreco alimentare nelle mense scolastiche i risultati non sono confortanti, infatti l’81,8% dice che c’è molto spreco. Per quanto riguarda progetti “anti-spreco” nelle scuole nessuno ne hanno avuto esperienza, mentre qualcuno ha parlato di progetti di educazione alimentare, come quello dell’offerta gratuita da parte della scuola di una merenda salutare (frutta, yogurt) per incoraggiare gli alunni ad una corretta alimentazione e insegnare loro che questa contribuisce al corretto funzionamento del corpo e alla prevenzione delle malattie. Il 95,7% dice che aldilà di progetti simili non esiste una vera e propria materia scolastica sull’educazione alimentare.

Per quanto riguarda le problematiche legate all’alimentazione purtroppo il 65,2% dice che è diffusa l’obesità e il 95,7% i disturbi alimentari e circa metà dei partecipanti ha avuto esperienza diretta di queste problematiche.

Vediamo ora di approfondire cercando l’esistenza o meno di progetti di educazione alimentare.

A partire dall'anno scolastico 2014/2015 il Centro CREA -Alimenti e Nutrizione, per la sua specifica vocazione e le sue competenze in Educazione Alimentare, ha coordinato, e svolto in gran parte, le Misure educative di accompagnamento al Programma europeo "Frutta e verdura nelle scuole" per incarico del MiPAAF, garantendo a livello nazionale la diffusione di un messaggio educativo univoco sulle tematiche nutrizionali.

Le attività di educazione alimentare non si esauriscono con il Programma Europeo, ma vengono declinate e svolte anche in altre iniziative e Progetti, promossi delle varie Regioni e istituti scolastici.

La regione Veneto ad esempio partecipa al programma interregionale “Comunicazione ed educazione alimentare”, che vede coinvolto oltre al Ministero per le Politiche Agricole e a tutti gli Assessorati Regionali all’Agricoltura anche il Ministero della Pubblica Istruzione, con una serie integrata di iniziative per creare una rete stabile di collaborazione tra i diversi soggetti interessati a questa vasta e complessa tematica.

Nel condividere le finalità e le azioni del programma, la Regione Veneto è dal 1999 impegnata in un progetto regionale di formazione ed informazione diretto prioritariamente al mondo della scuola. Al progetto regionale veneto si è voluto associare il titolo “Cultura che nutre: saperi e sapori attorno al piatto”: questo perché l’educazione alimentare significa non solo promuovere la salute nei giovani, attraverso un comportamento alimentare consapevole ed equilibrato, ma anche valorizzare le produzioni agroalimentari tipiche di qualità, nonché rafforzare e mantenere il legame con il territorio e la sua storia e tradizione culturale. Cibo quindi come strumento del vivere sano, cibo come stile di vita, espressione di socialità, strumento di incontro e scambio fra i popoli, ma cibo anche come specchio della storia, della cultura, delle tradizioni e dell’economia di un territorio.

Un altro esempio è quello della regione Lombardia, dove sono stati promossi dei progetti di educazione alimentare attraverso collaborazione tra concessionarie di servizio mensa e amministrazioni comunali. Un progetto chiamato “Tutti insieme a colazione” in cui veniva offerta una colazione sana direttamente a scuola, per sensibilizzare sull’importanza della colazione, spesso saltata dagli alunni persi dagli orari scolastici da rispettare. Un altro progetto ha previsto la consegna a tutti gli scolari di un sacchetto “anti-spreco” nel quale possono riporre frutti o “avanzi” di cibo che non mangiano a scuola e che possono così portare a casa.

Nonostante tutti questi progetti purtroppo le problematiche legate all’alimentazione sono ancora molto diffuse. In Italia circa 3 milioni di persone, pari al 5% della popolazione, si trovano a fare i conti con i disturbi del comportamento alimentare (DCA): l'8-10% delle ragazze e l'0,5-1% dei ragazzi soffrono di anoressia-bulimia. Per quanto riguarda l’obesità invece nel 2024 i bambini e le bambine di 8-9 anni in sovrappeso sono il 19% e con obesità il 9,8%, inclusi bambine e bambini con obesità grave che rappresentano il 2,6%.

Questi dati fanno riflettere su come spesso lasciamo alla scuola la responsabilità dell’alimentazione, accusandola talvolta di scorretta educazione, ma in realtà anche la famiglia deve fare la sua parte; molto spesso per praticità e per mancanza di tempo si abituano i giovani al consumo di “cibo spazzatura” con poi le conseguenze negative che abbiamo visto.

Credo sia fondamentale la collaborazione tra scuola, famiglia e istituzioni per una corretta educazione alimentare, visto l’andamento attuale delle varie problematiche.

Anch’io cerco di dare il mio contributo con i miei scritti; ad esempio ho inventato varie posie su questo tema: “L’orsetto golosone”, “Pianeta alimentazione”, “Frutta che bontà”, “Al mercato”. Mi ha stupito che tutte le richieste che ho ricevuto dalle scuole in questi anni non hanno mai riguardato il tema dell’alimentazione, quindi forse è ancora un tema troppo poco considerato e c’è ancora tanto lavoro da fare!